INTESTINI RIBELLI

Devo fare la cacca
e porca vacca...
non mi scappa!!!

Cosa ci posso fare, capita a tutti di tanto in tanto che il proprio intestino possa fare lo stronzo.. cioè.. si è la sua funzione.. stronzo nel senso metaforico della parola...
E allora cosa fare? Mangia un po’ di prugne sechhe!
No, le prugne secche mi fanno cagare! Si, nel senso che non mi piacciono.. insomma! Mi nauseano!
Fossimo negli anni ’30, non ci sarebbe alcun problema: basterebbe scendere cinque minuti in piazza e fare il comunista per un po’; nel giro di qualche secondo, non si sa come, avresti già ingoiato una quantità industriale di olio di ricino, che il problema dell’intestino ribelle non si sarebbe più posto per il resto dei tuoi giorni.
Ma, ahimè, siamo nel 2010..
Però.. c’è qualcosa di positivo.. lo sviluppo scientifico, il trionfo della chimica!
Giàggià! Vado in farmacia a chiedere, chessò.. delle fave... di fuca! Oppure del guttalax! Oppure.. Dio mio, ma esiste ancora il mitico confetto Falqui?
Come cos’è! Come a cosa serve?
Villanzoni! Non ve lo dico.. per il confetto Falqui.. basta la parola!
Ok, metto in moto, vado in farmacia. Cazzo! È mercoledì pomeriggio e... è chiusa! Cheffava! Cheffuca!
E io che sognavo di tornare a casa stringendo il mio confetto Falqui tra le mani, dicendo.. “Basta la parola, oh yeah!”. Si, sono bello sono snello voglio fare Carosello... e quindi?
Basta, faccio un giro per il paesino,ormai che ci sono. Magari camminando un po’ si smuove qualcosa.
No, niente.
Passo dall’edicola, leggo la prima pagina di un giornale a caso e..
Ma.. qualcosa si muove... grazie Feltri!
Appena lo hanno saputo quelli della Bayer hanno cercato di scoprire la composizione chimica de “Il Giornale”, ma la formula è segreta!
Hanno pensato di clonare Feltri allora. Ma appena si sono ricordati che l’ultima clonazione che hanno fatto fu quella di Stalin per ottenere una nuova specie di comunisti cazzutissimi e iperbaffuti, e invece venne fuori D’Alema, hanno abbandonato subito l’idea.
Niente, la Bayer stavolta resterà a bocca asciutta, tiè.. Puppati ‘sta fava di fuca Bayer! La produci te, del resto!
L’importante è che io adesso mi sento libero e leggero, e anche se ormai è sera e non mattino, ho chiuso la finestra per poi riaprirla sorridendo felice come la tipa della pubblicità, anche se mi hanno visto solo dei caprioli che brucavano l’erba sotto una quercia.

Ps: grazie alla maestosa poesia pubblicata all'inizio di codesto post, ho ottenuto la licenza poetica. Ma vai!!!

3 commenti:

Anselmo ha detto...

Si, poesia pura! Mi ci voleva scrivere qualcosa di demenziale!!
Ps.. ogni riferimento a cose e/o persone, è, come sempre, puramente casuale!

Viola d'Ondariva ha detto...

Eh bhè sì son problemi... Insomma, uno ride e scherza, ma poi quando ti trovi lì non si sa come fare ecco... Certo che... sei scemo da far spavento!

silvio di giorgio ha detto...

comunque l'olio di ricino esiste ancora...qualche anno fa ho dovuto prenderlo: sa di cartone bagnato. lo ha assaggiaot anche mio padre e ha detto "ti fa schifo? dovevi vedere quello che davano a me quando ero bambino". papà era del '33....:-)

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